La Valtiberina e il Parco dei Monti delle Pietre Verdi
IL PARCO DEI MONTI DELLE PIETRE VERDI
Il Parco più suggestivo della Valtiberina Toscana, ha una superficie di circa 1.500 ettari, ed include la Riserva Naturale dei Monti Rognosi e la sua area contigua. Il gruppo di rilievi dei Monti Rognosi è collocato a nord-ovest di Anghiari e si distingue per la particolare morfologia e per il suo aspro paesaggio. A rendere i Monti Rognosi così singolare è la composizione geologica: sono infatti costituiti interamente da ofioliti, dal greco ophis (serpente) e lithos (roccia),"roccia serpente", di origine magmatica di colore prevalentemente verde scuro e nero sulle quali cresce una vegetazione unica, con specie endemiche e specializzate.
All'interno del Parco è presente il Centro Visita, un piccolo museo naturale per approfondire la conoscenza delle peculiarità ambientali e storiche del territorio dei Monti Rognosi.
Attraverso pannelli illustrativi, plastici, dispositivi multimediali, apparati didattici moderni e interattivi si scopre la geologia, la botanica, la fauna e l’archeologia del Parco. Centrale rispetto alla rete sentieristica, dotato di ampio giardino e sala conferenze/proiezioni, toilette e guardaroba, il centro offre ai visitatori la possibilità di compiere esperienze uniche di educazione ambientale e visite guidate nella natura.
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Scopri la natura della Valtiberina con i suoi sentieri!
<<C'è un pugno di rocce che affiora in mezzo alle colline. Sopra Anghiari. Un pugno scuro. Rocce d'ombra. Alte come monti. Affiorano dai campi di fieno, dai papaveri e dagli olivi. Si staccano dalla dolcezza toscana. Unici. Duri, come noi toscani d'Appennino, di scorza ruvida e polemica tenerezza. Sono i Monti Rognosi: aspri in superficie e delicati negli anfratti. Nudi scogli pieni di mistero. Da lontano incutono timore. Ma avvicinatevi, osservate bene. Allora il pugno si aprirà e offrirà le sue gemme. Preziosi minerali dai colori stupefacenti, che cambiano al sole, alla pioggia e al chiaro di luna. Si chiamano Ofioliti, ovvero Pietre dei Serpenti: scaglie dai riflessi verdi e lampi gialli, sfumature di rame e, in qualche dove, filamenti d'argento e tracce d'oro. Esplorate i Rognosi, come hanno fatto gli Etruschi e i Romani. Dal Medioevo poi fino all'Ottocento. Pietre raccolte, selezionate, fuse. Grotte, anfratti, buchi. Tesori e misteri protetti da pini coraggiosi e da vegetazione pioniera, unica. Addirittura testarda, nell'offrire fiori e profumi ad ogni stagione a quel pugno di natura ostile, ma che quando si apre diventa una carezza>>
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